psychedelic ice tea

ingredienti : (di origine biologica)
– tea verde bancha o sencha aromatizzato (scegliere tra ciliegia, rosa, fragola, mirtillo)
– zenzero fresco
– cannella in bastoncini
– limoni
– zucchero di canna
– miele di acacia o millefiori
– menta fresca
– acqua

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                                                                                                                                                                                                          preparazione:

Il tea deve essere esclusivamente bancha o sencha aromatizzato. A Genova il migliore è quello della bottega “Torielli”.
Scaldare l’acqua sufficiente a riempire una bottiglia da litro o una caraffa. Aggiungere qualche fogliolina di menta, pezzetti di zenzero e di cannella.
Portare a ebollizione, abassare il fuoco e bollire per almeno cinque minuti.
Spegnere, lasciare riposare un attimo e aggiungere le foglie di tea: l’acqua, con tutto il suo contenuto, va versata sul tea e non viceversa e non deve essere troppo bollente.
Lasciare in infusione 15 minuti e filtrare versando in una caraffa.
Aggiungere lo zucchero di canna, il miele, il succo di limone e girare molto bene. La quantità di zucchero e limone dipende dai propri gusti.
Mettere in bottiglia aggiungendo foglie di menta, un pezzettino di zenzero e di scorza di limone. Appena si è raffreddato mettere in frigo. Consumare entro un paio di giorni, poi tende ad inacidirsi.
Servire fresco in veranda, terrazzo, giardino, balcone o sul davanzale della finestra, magari con una fetta di space cake di mele (vedi articolo). Come sottofondo musicale una canzone messa in loop di White Noise : “Love Without Sound” (dal LP  “An Electric Storm” , Island records, UK 1969).

Delia Derbyshire ha composto e realizzato Love Without Sound. Inglese nata a Coventry nel 1927 è stata una dei pionieri della musica elettronica. Sua è la realizzazione del tema musicale  del celebre telefilm Doctor Who prodotto dalla BBC a partire dal 1963. Un primo esempio di musica per la televisione composta esclusivamente con apparecchiature elettroniche, suoni non di sintesi, i primi sintetizzatori vennero commercializzati attorno al 1967 da Robert Moog e Donald Buchia.

  Durante la seconda guerra mondiale la BBC Radio,  carente di personale maschile, apre le porte alle donne. Rientrati dal fronte gli uomini superstiti si ripresero in parte i loro posti di lavoro, anche se le donne erano  delle ottime tecniche del suono spesso molto più brave degli uomini, forse anche perchè non distratte, in un ambiente totalmente maschile, da competizione e carriera. La radio (in seguito anche la televisione), specie dal dopoguerra in poi, aveva un gran bisogno di musiche e suoni per sonorizzare i palinsesti.

  Nel dopoguerra alcune delle principali radio nazionali europee attrezzarono nei propri studi delle sale apposite per la creazione di musiche e suoni originali. Queste sale diventarono dei veri e propri laboratori di ricerca sonora: a Parigi il compositore Pierre Schaeffer dirige lo Studio D’Essai della Radiodiffusion-Television Francaise (RTF) il primo studio di musica elettroacustica creato appositamente per il suo  Groupe De Recherches De Musique Concréte. In quello studio ci passarono alcuni dei più prestigiosi compositori: Olivier Messiaen, Pierre Boulez, Edgar Varese, Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis, Bernard Parmegiani. I primi esperimenti si effettuavano con la tecnologia dell’epoca principalmente registratori a nastro magnetico che producevano anche primordiali effetti di eco e riverbero, giradischi rallentati e white noise. CIMG6896                                                               > Delia Derbyshire, BBC Radiophonic Workshop.

  La sigla della serie televisiva Doctor Who fu scritta dal compositore australiano Ron Grainer e realizzata da Delia Derbyshire nel Radiophonic Workshop della BBC usando le tecniche della musica concreta concepita da Pierre Schaeffer: essenzialmente manipolazioni di nastro magnetico con incisioni di suoni e rumori della vita quotidiana. Il nastro veniva poi riprodotto a differenti velocità, tagliato, cucito, equalizzato  e  trattato con un riverbero naturale ottenuto dalla camera dell’eco.  L’echo chamber approntato da Delia Derbyshire e dai suoi collaboratori era uno scantinato con le pareti dipinte,  completamente vuoto a parte microfoni e casse acustiche. Gran parte dell’attrezzatura del Workshop era semi-professionale e proveniente da altri reparti come due giganteschi registratori a bobina e 12 oscillatori. Il resto era frutto dell’ingegno di questi ricercatori come il suono del Tardis, la spettacolare macchina del tempo del Dr. Who, inventato da Brian Hodgson rallentando le corde di un pianoforte rotto. Brian, oltre che stretto collaboratore di Delia, era anche membro dei White Noise. D’altronde prima di essere assunta dalla BBC Delia impartiva lezioni di pianoforte e la sua prima lezione consisteva sempre  nell’aprire lo strumento e mostrarne il funzionamento. Immagino si divertissero come bambini inseguendo quei suoni spaziali.

  Esperimenti simili a quelli di Pierre Schaeffer alla Radio nazionale francese erano già stati effettuati dal compositore egiziano Halim El-Dabh (all’epoca studente universitario al Cairo) con un registratore a nastro, eco, riverbero e suoni ambientali presi dalla strada. “Un tentativo di sbloccare il suono interiore”  ascoltabile nella composizione del 1944 The Expression of Zaar. La Middle East Radio del Cairo  patrocinò gli esperimenti di Halim El-Dabh , ma restò un caso isolato.

  La radio nel dopoguerra era un media in espansione e quindi alla continua ricerca di idee per i propri programmi, disponeva di fondi e attrezzature molto costose per  musicisti, ricercatori e sperimentatori creativi. Ben presto alcune lungimiranti radio nazionali europee seguirono l’esempio francese aprendo propri laboratori di ricerca musicale, in Germania, Italia e Inghilterra. 1951.Colonia, Germania: la Radio Westdeutscher Rundfunk Kòln apre lo Studio Per La Musica Elettronica diretto dal compositore Herbert Eimert con la collaborazione e poi la direzione di  Karlheinz Stockhausen.

1955. Corso Sempione, Milano: presso gli studi della Rai Radiotelevisione Italiana Luciano Berio e Bruno Maderna aprono lo Studio di Fonologia Musicale Rai che diventerà ben presto uno dei principali centri internazionali di ricerca e sviluppo della musica contemporanea ed elettro-acustica.  Note composizioni sperimentali elettroniche come Visage di Luciano Berio, Notturno di Bruno Maderna, Fontana Mix di John Cage e Omaggio ad Emilio Vedova  di Luigi Nono furono realizzate in questo studio.

Mentre i tre laboratori di Parigi. Colonia e Milano andavano oltre la produzione esclusiva di Music Library Il Radiophonic Workshop della BBC  era al completo servizio della radiotelevisione pubblica  inglese.  Il Radiophonic Workshop nasce nel 1958 con l’intento di produrre sound effects e nuove musiche per radio e tv. Delia Derbyshire entra alla BBC nel 1963. Non fu la prima donna talentuosa ad emergere in un ambiente tradizionalmente maschile: durante la II guerra mondiale la compositrice e musicista elettronica Daphne Oram lavorò per la BBC inizialmente come ingegnere del suono per poi co-fondare il Radiophonic Workshop;negli anni 1950 Maddalena Fagandini, anch’essa musicista elettronica specializzata in jingles, fece parte del primo gruppo di lavoro del Workshop prima di diventare produttrice televisiva. Pur di lavorare alla BBC Delia accettò l’ingaggio come tirocinante ma le sue doti non restarono a lungo nascoste. Precedentemente una sua domanda di lavoro era stata cestinata dalla Decca Records in quanto La casa discografica Decca non ha l’abitudine di assumere donne”  frase detta probabilmente dallo stesso perspicace dirigente che rifiutò il contratto discografico ad un ancora sconosciuto quartetto chiamato The Beatles.

  Ben presto Delia diventa il riferimento principale di quel  gruppo di eccentrici ricercatori del Radiophonic Workshop . Le tracce da lei composte spiccano rispetto a quelle dei suoi colleghi per quel tocco armonico sospeso tra ipnosi e nostalgia prima di evaporare sistematicamente nel vortice di suoni spaziali (o suoni mai ascoltati prima) e rumori sognanti o sognati. Il tema del sogno ricorre spesso e si materializza in memorabili melodie: sogni liberi alla deriva o semplicemente sciolti come febbre nell’anima” (Love Without Sound) o magnetiche mini-sinfonie elettroniche (Mattachin).  A me piace immaginarla, o sognarla, nel suo studio  con un elegante tailleur, una collana di perle al collo e una fascia per capelli a pois,  accanto una tazza di tea, regale tra libri di algebra e teoria dei numeri, oscillatori, schemi matematici, cavi, bobine di nastro magnetico e  strumenti elettronici analogici tra i quali un EMS Synth VCS3…………… I love this woman.

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White Noise – “An Electric Storm” , LP vinile, CD, Island records, UK 1969): per una esauriente recensione del disco ci sono l’entusiasmo di Julian Cope:   http://www.headheritage.co.uk/unsung/review/1143    e le note di copertina dei tre componenti della band : “Many sounds have never been heard-by humans: some sound waves you don’t hear- but they reach you. ‘Storm stereo’ techniques combine singers, instrumentalists and complex electronic sound. The emotional intensity is at a maximum”. (Molti suoni non sono mai stati uditi – dagli umani: alcune onde sonore non le percepirete- ma vi raggiungeranno ugualmente. Tempesta di tecniche stereofoniche sono abbinate a cantanti, musicisti e sofisticati suoni elettronici. L’intensità emotiva è all’apice)

La discografia di Delia Derbyshire non è molto vasta e comunque le sue composizioni sono sparse in compilation varie, un intero disco a suo nome non è ancora stato pubblicato. La BBC è tuttora proprietaria del copyright. Dopo la sua morte nel 2001 nella soffitta della propria abitazione sono stati trovati 267 nastri di sue incisioni…e chissà quanto materiale inedito nascosto negli archivi della BBC. Chi volesse approfondire la conoscenza c’è il suo bellissimo sito: www.delia-derbyshire.org/index.php  il documentario: Delia Derbyshire-Sculptress of Soundhttp://youtu.be/MA6Fb0nuAYw  e alcune indimenticabili composizioni: http://www.youtube.com/watch?v=7NWClSykRgQ&list=FLTcjCUXCH_nrCbznbawcH8A&feature=share&index=2 , http://www.youtube.com/watch?v=3YudPg7cbR4&feature=share&list=FLTcjCUXCH_nrCbznbawcH8A&index=20

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